News,  Progest

E’ la stampa, bellezza..

thmoo083a9

In un articolo apparso nei giorni scorsi sulla Gazzetta di Mantova siamo stati ancora una volta immeritatamente definiti come “movimento anti Cartiera” a tal proposito ci preme nuovamente ribadire che non è così e sarebbe ormai opportuno che anche qualche affabile giornalista se ne rendesse finalmente e definitivamente conto, ma si sa: basta talvolta una piccola incertezza, più o meno voluta, sul significato di una parola per rendere difficile decidere se una proposizione, nella quale essa entri, ci dia qualche informazione , vera o falsa, sui fatti ai quali si riferisce, o non sia invece destinata che ad indicarci quale relazione passi tra il significato che vogliamo dare alla parola stessa e quello che da noi o da altri, si dà ad altre parole..

Infatti, non siamo mai stati e mai saremo contro la riapertura della Cartiera, anzi, ma ci sembra appropriato ricordare che tale industria può funzionare tranquillamente senza inceneritore oltretutto in una città già fortemente penalizzata e compromessa dall’inquinamento, forse è superfluo ricordare che da inizio 2017 i limiti delle polveri sottili sono stati superati praticamente per un intero mese su neanche due, attendendo la pioggia come manna dal cielo?

Ora, in un contesto del genere, possiamo ridurre il traffico, certo, ma per i circa 200 camion che accederanno alla Cartiera tutto l’anno trasportando, tra l’altro, i rifiuti degli altri siti produttivi del Gruppo, conieremo un termine diverso o possiamo considerarlo come aumento di ulteriore traffico fra l’altro pesante e in un’area circoscritta? Possiamo ridurre le emissioni da riscaldamento invernale, ma quando in primavera ed estate le caldaie private saranno spente mentre il turbogas continuerà a funzionare, quante di quelle caldaie sostituirà e quanto inquinamento produrrà? Possiamo spegnere stufe a pellet e caminetti a legna e siamo tutti concordi e molti lo hanno fatto, ma quanti metri cubi di fumi produrrà un inceneritore che non brucerà legna o derivati della stessa, bensì materie plastiche con produzione di diossine e PCB che tutti respireremo? Avremo certamente difficoltà a ridurre l’inquinamento prodotto dall’agricoltura, ma le polveri sottili prodotte, cadendo a terra, su campi e pascoli, entrano inevitabilmente e inesorabilmente nel nostro ciclo alimentare e quelle di un inceneritore non saranno certamente migliori di quelle delle altri fonti d’inquinamento, forse anche questo è opportuno ricordare e magari scrivere..

Per questo siamo contro due ulteriori e pesanti fonti di inquinamento ed è giusto manifestare il nostro dissenso attraverso la pacifica manifestazione del 18 marzo 2017 dalle ore 10.30 partendo da Piazza Martiri di Belfiore (Poste) per arrivare a Piazza Mantegna (S. Andrea) alle 11 dove si terrà incontro pubblico e alla quale attendiamo tutti, contando altresì di essere smentiti, per il futuro, che il limite dell’informazione non consiste in quello che dice, ma in quello che tace.

Rispondi