Allarme dei Pediatri per le polveri sottili
Le polveri sottili raggiungono quota 171 microgrammi, tre volte e mezzo il limite
Impennata di infiammazioni tra i bambini. Occhi al cielo: si spera nella pioggia
Impennata di infiammazioni tra i bambini. Occhi al cielo: si spera nella pioggia
Smog record: mai così alto
L’allarme dei pediatri
L’allarme dei pediatri
di Igor Cipollina Densa e avvelenata come un aerosol: tira una pessima aria nel nostro lembo di Val Padana, dove l’altro ieri lo smog ha fatto registrare un nuovo record. Uno di quei record di cui non andare fieri: lunedì la concentrazione media giornaliera di Pm10 è schizzata a 171 microgrammi per metro cubo, quasi tre volte e mezzo il valore limite di 50. Roba da metropoli cinese. Roba da starsene chiusi in casa, come ha suggerito l’assessore all’ambiente di Pavia, Angelo Gualandi, rivolgendosi a anziani e bambini, le categorie più fragili. Ma respirare quest’aria non fa bene a nessuno, nemmeno agli adulti in salute. Ad aggravare il quadro – altro record negativo – il valore delle polveri sottili dal diametro di 2,5 micron, talmente sottili da arrivare giù fino ai bronchi. «L’aria peggiore dal 2012» denuncia Legambiente Lombardia (vedi articolo a piè di pagina). Ogni anno la solita storia, come se l’arrivo della primavera sbiadisse l’emergenza fino a ridurla a un ricordo in bianco e nero, spazzato definitivamente via dall’altra emergenza di stagione: l’ozono estivo. Ma qui e adesso la preoccupazione pulsa forte e i medici rilanciano l’allarme, agganciato all’evidenza quotidiana dei pazienti che affollano gli ambulatori. «Nelle ultime due settimane c’è stata un’impennata di bambini con tosse secca e infiammazione delle alte vie respiratorie – riferisce il pediatra Hussein Tafla – tanti anche i casi di broncospasmo nei bambini asmatici e sensibilizzati. Sommate all’influenza, poi, queste infiammazioni hanno un effetto moltiplicatore. L’assessore di Pavia? Ha detto bene, questa concentrazione d’inquinanti per tutti questi giorni di fila fa male ai bambini». La conferma arriva anche da altri pediatri di Mantova: la lunga catena di giorni in apnea si stringe attorno ai pazienti più fragili. Tafla ne fa anche un caso politico, nel senso di scelte amministrative: «D’accordo, Mantova ha dei limiti oggettivi, viviamo in una “palude” poco ventilata e non è piovuto per due mesi – concede il pediatra – però non possiamo fermarci all’evidenza di questa situazione cronica. Questa giunta ha fatto benissimo sul fronte della cultura, merita un 10 e lode, ma, secondo me, ancora poco sull’informazione e la sensibilizzazione rispetto all’inquinamento. Mi sta bene che si ammoniscano i ciclisti che appoggiano la bici alle colonne restaurate, ma perché non multare i genitori in sosta davanti alle scuole con il motore accesso? Le colonne si possono sempre restaurare, i polmoni dei bambini no. Che senso ha invitare famiglie e bambini alla camminata della salute con l’assessore Paola Nobis? Altro che salute, con questi livelli di polveri sottili c’è solo da stare male. Da medico sono molto arrabbiato, l’ho anche scritto all’assessore Iacopo Rebecchi». Assessore che non si sottrae al tema delle ztl temporanee attorno alle scuole (leggi colonna a fianco). Calendario alla mano, sono cinque giorni di fila che l’aria di Mantova è avvelenata, dieci stringendo il fuoco sui dati della centralina Arpa di piazzale Gramsci. «A fronte di picchi così allarmanti, abbiamo valutato di anticipare l’ordinanza che innesca le misure contenute nel protocollo regionale – informa l’assessore all’ambiente Andrea Murari – ma di fronte alla pioggia di queste ore e alle previsione meteo per i prossimi giorni, c’è sembrato ragionevole attendere. E se la pioggia non bastasse a pulire l’aria, saremmo comunque pronti con l’ordinanza». Se la mal’aria dovesse continuare a premere e ristagnare, s’inasprirebbero le limitazioni già in vigore per i veicoli Euro 0 benzina e diesel, Euro 1 e 2 diesel e scatterebbe il freno ai veicoli Euro 3 diesel. Insieme all’obbligo di abbassare il termostato di 1 grado. Ma Murari vuole smarcarsi dall’angolo stretto della logica emergenziale, del rimosso che si ripresenta a ogni stagione, e mette in fila le misure promosse del suo assessorato: mobilità sostenibile, efficientamento energetico (con Mantova Ambiente), e miglioramento delle emissioni industriali (insieme ad Arpa). Vedi alla voce “misure strutturali”.