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Lettera sulla Gazzetta di oggi

Ecco la lettera di Paolo Refolo sulla Gazzetta di Mantova relativa all’iter autorizzativo della Cartiera..

L’iter del riavvio pieno di errori.

È indubbio che alla luce delle conclusioni, seppur inserite nella bozza preliminare del verificatore incaricato dal Tar, appare chiaro che l’iter autorizzativo per il riavvio della exBurgo da parte di Pro-Gest sia un percorso viziato nella forma e nella sostanza e rischi di essere invalidato per essere rivalutato sia per quanto riguarda l’Aia che la molto probabile Via, vista la sostanzialità (sempre secondo il verificatore) delle modifiche fatte sull’impianto secondo il progetto depositato dalla Pro-Gest. Leggendo il 12 aprile questo quotidiano mi è tornata in mente una commissione ambiente in cui come consiglieri provinciali audivamo l’allora dirigente provinciale (responsabile della conduzione delle conferenze di servizi relative alla pratica Pro-Gest) architeto Leoni sul riavvio dell’ex Burgo. Molti di noi consiglieri abbiamo fatto presente come i cambiamenti relativi all’impianto costituissero, a nostro parere, motivo sufficiente per dover essere considerati sostanziali e che quindi il tutto andasse assoggettato a Valutazione di impatto ambientale (Via) mentre l’architetto Leoni continuava a ripetere che le modifiche impiantistiche non erano da considerarsi sostanziali e che quindi il tutto si riconduceva a un rinnovo della sola Aia (Autorizzazione integrata ambientale). Le domande che sorgono sono molte, ma ne pongo una su tutte… possibile che vi sia stata così tanta superficialità di fronte a un tale iter da un dirigente provinciale così esperto? L’ingegner Viganò, con le informazioni circa i dati contenuti nelle documentazioni, non fa che rinfocolare questo interrogativo perché nella sua relazione parla di “dati…incerti, incompleti e spesso contrastanti” e qui ritorna incalzante la domanda: possibile che un dirigente così esperto non abbia rilevato tutto questo, tra l’altro esponendo l’ente a ricorsi che puntualmente e giustamente sono stati presentati in opposizione? Penso sia bene che chi di dovere trovi una risposta a questi e ad altri interrogativi che la relazione del verificatore incaricato dal Tar fa sorgere per lo meno per chiarezza e trasparenza sulle cause di tali “discrepanze di valutazione” e non per fumus persecutionis ma per evitare che tali situazioni si ripresentino in futuro. Credo inoltre che di fronte a tale giudizio di un esperto terzo le carte in tavola cambino di parecchio e le aperture di Pro-Gest siano ben poca cosa rispetto al normale iter a cui debbano essere sottoposti interventi di questo genere che coinvolgono sì un centinaio di nuovi posti di lavoro, ma anche svariate migliaia di vite di cittadini che potrebbero risentire dell’impatto ambientale causato e derivato, ragion per cui a mio parere sì al dialogo e al confronto con l’azienda da parte dei sindaci dei territori coinvolti, ma di fronte a queste motivazioni nessun ricorso ha ragione di essere ritirato, ma vanno anzi tutti portati fino a sentenza..

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